
Luned? 22 Settembre Clara Sapienza, ambasciatrice dell?Associazione ?Cuore di Maglia?, ha consegnato alla Patologia Neonatale dell?Ospedale Papa Giovanni XXIII decine di kit ?Primo legame?.
? I completini sono stati fatti a mano dalle volontarie dell?associazione e serviranno a vestire i neonati della terapia intensiva, dai piccolissimi prematuri a quelli in via di dimissione. Un gesto d?amore e di benvenuto che ha pi? valenze: dimostra vicinanza alle famiglie che si trovano spesso inaspettatamente ad affrontare un percorso in salita e al contempo ? un?applicazione della care, ossia di quelle particolari attenzioni che mirano a ricreare l?ambiente del grembo materno (luci soffuse, rumori ridotti al minimo, canguroterapia?) anche dal punto di vista emozionale. ? I kit sono colorati, coordinati e curatissimi in ogni dettaglio, dai fiori applicati sulle cuffie, alle fantasie dei camicini e, grazie alla particolare lana utilizzata, avvolgono i bimbi in un morbido abbraccio. Contengono un sacco nanna o una copertina, una cuffietta, un paio di scarpine, un body in cotone. Senza dimenticare la praticit?: niente bottoni in metallo per non interferire con culle termiche e risonanze magnetiche e piccole aperture per far passare i fili di flebo, monitor e altre apparecchiature. Poi copertine, triangoli per la canguroterapia e dei coniglietti, fatti rigorosamente ai ferri, che resistono al calore delle culle termiche e diventano il primo pupazzo dei piccoli.
? Le pi? recenti evidenze scientifiche hanno dimostrato l?efficacia del contatto e della cura per i neonati gravemente prematuri, sottolineando quanto sia importante un po? di normalit? in un ambiente efficiente ma che pu? risultare freddo e ipertecnologico.
? Il compito di portare a casa e lavare il kit ? invece dei genitori, che diventano cos? protagonisti dei primi gesti di cura.
? A ricevere la donazione, la prima in assoluto al Papa Giovanni XXIII, sono state il direttore dell'Unit? Giovanna Mangili, la coordinatrice infermieristica Vilma Ruggeri con alcune infermiere e Silvia Canini della Direzione medica.
? I completini sono stati fatti a mano dalle volontarie dell?associazione e serviranno a vestire i neonati della terapia intensiva, dai piccolissimi prematuri a quelli in via di dimissione. Un gesto d?amore e di benvenuto che ha pi? valenze: dimostra vicinanza alle famiglie che si trovano spesso inaspettatamente ad affrontare un percorso in salita e al contempo ? un?applicazione della care, ossia di quelle particolari attenzioni che mirano a ricreare l?ambiente del grembo materno (luci soffuse, rumori ridotti al minimo, canguroterapia?) anche dal punto di vista emozionale. ? I kit sono colorati, coordinati e curatissimi in ogni dettaglio, dai fiori applicati sulle cuffie, alle fantasie dei camicini e, grazie alla particolare lana utilizzata, avvolgono i bimbi in un morbido abbraccio. Contengono un sacco nanna o una copertina, una cuffietta, un paio di scarpine, un body in cotone. Senza dimenticare la praticit?: niente bottoni in metallo per non interferire con culle termiche e risonanze magnetiche e piccole aperture per far passare i fili di flebo, monitor e altre apparecchiature. Poi copertine, triangoli per la canguroterapia e dei coniglietti, fatti rigorosamente ai ferri, che resistono al calore delle culle termiche e diventano il primo pupazzo dei piccoli.
? Le pi? recenti evidenze scientifiche hanno dimostrato l?efficacia del contatto e della cura per i neonati gravemente prematuri, sottolineando quanto sia importante un po? di normalit? in un ambiente efficiente ma che pu? risultare freddo e ipertecnologico.
? Il compito di portare a casa e lavare il kit ? invece dei genitori, che diventano cos? protagonisti dei primi gesti di cura.
? A ricevere la donazione, la prima in assoluto al Papa Giovanni XXIII, sono state il direttore dell'Unit? Giovanna Mangili, la coordinatrice infermieristica Vilma Ruggeri con alcune infermiere e Silvia Canini della Direzione medica.