
E? stato Claudio Pirola, titolare di un?impresa di Bonate Sopra, Pota rock, a rispondere all?appello di Luigi Cazzaniga, direttore dell'Unit? di Radioterapia, che ad agosto dell?anno scorso sulle pagine dell? Eco di Bergamo lanciava l'idea della filodiffusione di musica nei locali ?per allietare i pazienti. L?impresa bergamasca, che si occupa dell? allestimento di audio, video e luci per eventi, spettacoli e concerti, ha donato l?attrezzatura, installata poi dall?Ufficio tecnico del Papa Giovanni XXIII.?
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La filodiffusione ? attiva sia in sala d?attesa che nei bunker dove vengono effettuate le terapie. La musica, scelta dal personale ospedaliero di turno, ha riscosso subito successo ed ? stata molto apprezzata dai pazienti in cura.?
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?Ogni seduta dura in media 15-20 minuti e i cicli radioterapici prevedono dai 5 ai 40 trattamenti. I pazienti devono rimanere immobili, sdraiati su un lettino rigido e non possono spostarsi dalla posizione prefissata e pi? adatta a ricevere le irradiazioni. ? spiega Luigi Cazzaniga -. La terapia richiede quindi un grande impegno fisico a chi vi sottopone e la musica, oltre a creare un?atmosfera piacevole, pu? aiutare il paziente a rilassarsi.?