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Pneumococco: al via una campagna vaccinale gratuita rivolta ai pazienti fragili

Prende il via a settembre nelle Case di Comunità della ASST Papa Giovanni XXIII una campagna vaccinale gratuita contro lo pneumococco. La campagna si rivolge a due gruppi di pazienti: le persone nate negli anni dal 1952 al 1958 e le persone maggiorenni a rischio di sviluppare conseguenze gravi di un’eventuale infezione a causa delle presenza di patologie concomitanti che influenzano l’efficienza del sintema immunitario, come diabete mellito, patologie del sangue, broncopneumopatie croniche, HIV; insufficienza renale, neoplasie e terapie immunosoppressive.

Per accedere alla vaccinazione bisogna risiedere nel territorio di competenza della ASST Papa Giovanni XXIII: tutti i comuni degli ambiti della Val Brembana, Val Imagna-Villa d’Almè e i comuni di Bergamo, Gorle, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole e Torre Boldone.

Le vaccinazioni vengono somministrate nelle Case di Comunità di Borgo Palazzo, Villa d’Almè e Zogno. La prenotazione dell’appuntamento è lasciata al cittadino, che può scegliere la data e l’ora più congeniali collegandosi alla pagina dedicata del sito internet della ASST Papa Giovanni XXIII.

Il giorno dell’appuntamento il cittadino dovrà presentarsi con tessera sanitaria, certificati vaccinali eventualmente in possesso e, se appartenente ad una delle categorie a rischio, con documentazione specialistica che attesti la condizione di fragilità.  

Lo pneumococco è un batterio molto diffuso appartenente al genere Streptococcus. È la causa più comune di polmonite acquisita in comunità, ma può anche causare altre infezioni, come otite media, meningite, sepsi e artrite settica. Si trova facilmente nel tratto respiratorio superiore (naso e gola) di adulti e bambini, normalmente senza dare alcun disturbo. Si trasmette attraverso l’aria tramite le goccioline di saliva che vengono emesse con starnuti, tosse, o semplicemente parlando. In presenza di condizioni di fragilità aumenta il rischio che i germi si riproducano nel sangue o in altri distretti del corpo dove normalmente non sono presenti, originando forme di infezioni anche gravi.

“La vaccinazione anti-pneumococcica è molto efficace nella prevenzione di polmoniti e altre forme invasive di malattia pneumococcica – ha spiegato Giampietro Gregis, Direttore della SC Vaccinazioni e sorveglianza malattie infettive del Papa Giovanni XXIII –. È una vaccinazione sicura e molto ben tollerata, che consiste in iniezioni intramuscolari, in genere nei muscoli della parte alta del braccio. È molto indicata per le persone più a rischio di sviluppare l’infezione, in particolare la popolazione over 65 e i pazienti “fragili” che tipicamente manifestano una minor capacità di controllo delle malattie infettive in generale, oppure in presenza di situazioni anatomiche particolari come l’impianto cocleare, la perdita di liquido cerebrospinale, o l’assenza della milza.”

Le categorie di pazienti a rischio alle quali si rivolge la campagna vaccinale oltre agli over 65 sono: alcolismo cronico; asplenia anatomica o funzionale e candidati alla splenectomia; cardio/pneumo/epatopatie croniche; diabete mellito; emoglobinopatie quali anemia falciforme e talassemia; epatopatie croniche, inclusa la cirrosi epatica e le epatopatie croniche evolutive da alcool; immunodeficienze congenite o acquisite; infezione da HIV; insufficienza renale/surrenalica cronica, sindrome nefrosica; malattie polmonari croniche; neoplasie diffuse; patologie onco-ematologiche (leucemie, linfomi e mieloma multiplo); patologie richiedenti un trattamento immunosoppressivo a lungo termine; portatori di impianto cocleare; soggetti con perdite liquorali da traumi o intervento; trapianto d’organo o di midollo; difetti congeniti e acquisiti del complemento.
 

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