
Giocamico, il progetto che attraverso incontri psicologici prepara i piccoli pazienti all?intervento chirurgico e agli esami diagnostici pi? invasivi o fastidiosi, ? stato premiato dal comitato scientifico della seconda edizione del ?Premio Persona e Comunit??, con il primo premio nella sezione Solidariet? e servizi socio-sanitari e, unico tra tutti i progetti presentati, la Medaglia d?oro del Presidente della Repubblica essendo stato quello che ha ottenuto il punteggio pi? alto in assoluto.
?
Il Premio Persona e Comunit? si propone di valorizzare e diffondere le migliori esperienze finalizzate allo sviluppo, al benessere ed alla cura della persona, realizzate da Pubbliche amministrazioni e organizzazioni di volontariato per il miglioramento concreto della qualit? della vita, in un?ottica di servizi offerti ai cittadini.?
?
La cerimonia di premiazione si ? svolta oggi al Centro congressi della Regione Piemonte, in occasione del convegno ?La centralit? della Persona nei migliori progetti della PA e del Volontariato?. Nella motivazione del Comitato scientifico si legge: ?Progetto che applica correttamente i fondamenti della Psicologia della salute, predisponendo un percorso individuale finalizzato ad aiutare i bambini e gli adolescenti che dovranno essere ospedalizzati a prepararsi psicologicamente e consapevolmente alle terapie invasive a cui si dovranno sottoporre. ? un progetto il cui obiettivo ? quello di mantenere l?integrit? della persona nella struttura ospedaliera, in una logica di miglioramento della cura?
?
?Sui diritti del bambino in ospedale molto ? stato fatto, ma quando si affronta il nodo cruciale, quello di una partecipazione consapevole alle scelte terapeutiche, spesso si rischia di rinunciare credendo che i bambini non possano capire ? evidenzia Laura Chiappa -. Giocamico ? una sorta di consenso informato a misura di bambino, realizzato con il linguaggio e le modalit? adatte a loro. Le nostre psicologhe sono riuscite, con pazienza e fantasia a superare anche le barriere linguistiche e i limiti dovuti alla disabilit?. A dimostrazione che i bambini capiscono benissimo, quando gli adulti si mettono in gioco?.
?
Giocamico ? un progetto che attraverso il gioco vuole aiutare i bambini ricoverati a prendere coscienza del percorso di cura che dovranno seguire e delle emozioni che provano. Grazie ad attivit? ludiche specifiche, Giocamico punta a trasformare i bambini e i ragazzi da soggetti passivi a protagonisti di ci? che stanno vivendo. La sala operatoria diventa cos? un?astronave, l?intervento un viaggio avventuroso: grazie a suoni, immagini e simulazioni, la cura non viene solo raccontata, ma vissuta con situazioni diverse in base all?et? dei bambini.
?
?Ci rivolgiamo ai bambini e ragazzi di et? compresa tra i 3 e i 17 anni - spiega Maria Simonetta Spada ?, che partecipano all?attivit? quasi sempre alla presenza dei genitori. Il nostro intervento vuole infatti aiutare l?intero nucleo familiare ad assumere un atteggiamento attivo e consapevole rispetto all?iter di cura che devono affrontare. In questi anni Giocamico si ? in realt? dimostrato anche un?occasione preziosa di contatto a due vie, che ci ha aiutato a riconoscere bisogni e domande specifiche di sostegno, supporto e rielaborazione dei vissuti emotivi connessi alla malattia, espressi dai genitori e dai giovani pazienti, portandoci quando necessario ad attivare percorsi di consultazione e supporto psicologico specifici?.
?
Lo scorso anno l?attivit? ? triplicata: in totale le psicologhe hanno svolto 444 incontri con i bambini, 47 colloqui con i genitori, 287 discussioni di casi insieme all??quipe curante e 21 presenze negli ambulatori, per un totale di oltre 600 ore di lavoro sul campo. A beneficiarne bambini che si apprestavano ad affrontare interventi chirurgici, cateterismi e/o procedure diagnostico-terapeutiche invasive.
?
Una crescita che ? dovuta soprattutto al fatto che nel 2014 Giocamico ? stato esteso a tutte le Unit? che si occupano della cura dei bambini, dalla Chirurgia pediatrica alla Cardiochirurgia, fino alla Neurochirurgia e all?Ortopedia, grazie all?entusiasmo delle ?Associazioni ?Amici della Pediatria? e ?L?Orizzonte di Lorenzo ONLUS?, ?che hanno trovato in Brembo s.p.a. un prezioso sostenitore e in Cristina Bombassei la madrina del progetto.
?
?Siamo molto felici di questo premio e dei risultati che il progetto sta ottenendo - dichiara Milena Lazzaroni, presidente di Amici della Pediatria -. Nell'anno del nostro venticinquesimo anniversario dalla fondazione, questi risultati sono una testimonianza importante della nostra mission e della fiducia che i sostenitori, in questo caso Brembo s.p.a., ripongono nella nostra associazione, permettendoci di realizzare progetti ambiziosi a favore dei bambini in ospedale. Siamo convinti di essere parte integrante di un cambiamento culturale che la grande squadra di operatori del Papa Giovanni XXIII sta compiendo a favore di tutti i bambini. Il gioco ? il linguaggio che crea relazione con il bambino ed ? fondamentale accoglierlo e garantirlo quale momento di espressione libera delle emozioni?.
?
?Siamo felici che l?impegno e la dedizione di questo team di professionisti siano stati riconosciuti e premiati - sottolinea Cristina Bombassei, CSR Officer di Brembo -. Il progetto ci ? parso interessante sin dal primo momento per il modo nuovo di prendersi cura del paziente e per la possibilit? di replicare questo modello in altre realt? con risultati significativi. Sappiamo quanto sia importante per i familiari avere corrette informazioni in queste situazioni cos? difficili e delicate, ed essere sostenuti da professionisti nel dialogo con i propri figli.?
?
?Il progetto Giocamico si rivela un canale privilegiato per conoscere ed intercettare i bisogni del bambino e della sua famiglia durante la permanenza in ospedale ? spiega Alessandra Panarese, presidente dell?Associazione L?Orizzonte di Lorenzo -. I bambini affetti da cardiopatia congenita molto spesso hanno storie cliniche che necessitano frequenti ricoveri in ospedale. Con Giocamico essi assumono un ruolo attivo nel percorso di cura esprimendo i propri bisogni e paure?.
?
Lo scorso anno l?Ospedale Papa Giovanni XXIII si ? fatto anche promotore di un?analisi di customer satisfaction, con l?intento di comprendere cosa pensano i genitori di questo servizio e costruire una banca dati per monitorare il progetto negli anni e progettarne gli sviluppi. Al termine dei singoli percorsi di Giocamico ? stato quindi distribuito un questionario a tutte le famiglie e ai bambini inclusi nel progetto. Le risposte confermano un deciso aumento della consapevolezza del percorso di cura e della serenit? con cui viene affrontato, sommati ad una percezione pressoch? unanime dell'utilit? dell?intervento delle psicologhe e ad un apprezzamento da parte dei bambini riguardo l?attivit? svolta.
?
In termini assistenziali e relazionali questa maggiore consapevolezza si ? tradotta in un minore ricorso alla sedazione per svolgere esami come Tac e risonanza, in una migliore relazione con i curanti e in una maggiore aderenza al percorso terapeutico proposto.
?